SI TE GRATA QVIES ET PRIMAM SOMNVS IN HORAM DELECTAT,
SI TE PVLVIS STREPITVSQUE ROTARVM, SI LAEDIT CAVPONA,
FERENTINVM IRE IVBEBO;
NAM NEQVE DIVITIBVS CONTINGVNT GAVDIA SOLIS …
(Orazio – Epistularum Liber I, 17, vv. 6-9)
SI TE GRATA QVIES ET PRIMAM SOMNVS IN HORAM DELECTAT,
SI TE PVLVIS STREPITVSQUE ROTARVM, SI LAEDIT CAVPONA,
FERENTINVM IRE IVBEBO;
NAM NEQVE DIVITIBVS CONTINGVNT GAVDIA SOLIS …
(Orazio – Epistularum Liber I, 17, vv. 6-9)

Sant’ Agata

Dedicata alla martire siciliana Agata, trae le sue origini dal XIII secolo, come testimonia il campanile (non distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale che hanno invece quasi totalmente raso al suolo la chiesa). Ricostruita nel secondo dopoguerra, sorge nei pressi della porta omonima.
La chiesa attuale è stata ricostruita sulle rovine di una antichissima chiesa medioevale.
Essa custodì per diverso tempo le reliquie di Sant' Ambrogio martire e quelle di S. Celestino V papa.
Vi sono particolarmente venerate un' immagine del Crocifisso, opera lignea del 1669 opera di Fra Vincenzo Maria Pietrosanti di Bassiano e una dell' Immacolata.
Sant' Agata